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Ricordo del primo bacio-Vanessa


di Membro VIP di Annunci69.it Curioso917
14.11.2024    |    1.038    |    1 7.6
"Non mi sono più impegnata con un uomo, preferivo rimorchiare in discoteca quando ne sento la voglia, da allora non mi sono più concessa anima e corpo, ero io..."
Spegnere le candeline del mio trentottesimo completamente con solo la mia adorata Primula e mia madre non mi rende triste,certo la mancanza di una presenza maschile pesa,ma non sempre le cose vanno per il verso giusto e a volte dopo una scelta sbagliata si ha paura di rimettersi in gioco.
Brindiamo e ci mangiamo due pasticcini,la vera festa la farò tra una settimana con mia figlia che compie sedici anni, è normale rivedermi alla sua età, è stato un periodo bello e spensierato.
Ero una ragazzina ribelle,ribelle nel senso che non sopportavo gli abusi e la gente con la puzzetta,vivendo in una località di mare vedevo la differenza tra noi gente normale e i ricconi che camminavano sollevati da terra.
I miei mi avevano inculato sani principi pur facendomi godere di molta libertà .
Non ero un educanda,per intenderci ero ancora vergine ma mi piaceva prendere l'iniziativa,quando trovavo il ragazzo che attizzava i miei sensi mi perdevo in lunghe pomiciate,ho imparato presto a segare e a dare piacere con la bocca,le mie vittime si fa per dire erano i turisti,quindici giorni o massimo un mese e poi tutti per la propria strada.
Papà era una persona meravigliosa, attaccatissimo a mamma,quando se ne andato ha lasciato un vuoto incolmabile, purtroppo e successo presto prima dei miei diciott'anni,per stare vicino a mamma ho lasciato l'università e il sogno di diventare archeologa e di portare alla luce reperti da poter cambiare la storia.
Per fortuna c'era l'attività di famiglia, l'unica biblioteca della città che ci dava da vivere dignitosamente e mi permetteva di immergermi nei libri,non ero la classica secchiona ho sempre adorato le attività all'aria aperta e amo le lunghe nuotate.
A vent'anni ho conosciuto Marco,nonostante facesse parte di quel mondo che certo non amavo mi è subito piaciuto,lui mi ronzava attorno da tempo,suo padre aveva una piccola industria appena fuori città,ricco e del posto,di solito l'avrei evitato come la peste ma i suoi sorrisi e il fisico atletico mi affascinava,senza parlare del bozzo sul costume solo vederlo mi veniva l'acquolina in bocca,se c'è una cosa che mi piaceva negli uomini era gustare il loro sperma,tutti con gusti diversi ,il solo fatto di strappare orgasmi e vederli impazzire mi faceva sentire superiore.
Marco ogni volta che mi vedeva mi dispensava sorrisi,non mi avvicinavo alla compagnia di snob ma il solo vederlo guardarmi da lontano in un certo modo mi faceva piangere la micia.
Non c'era niente tra noi ,solo semplici saluti e brevi incontri casuali ma un giorno lo vedo solo senza gli stupidi amici a girare tra le bancarelle della fiera,penso che c'è di male,vado gli parlo e mal che vada lo saluto.
Mi avvicino tra la folla e le tocco la spalla,si volta mi vede :”ciao Vanessa,la bella musa dei miei sogni,a che devo l'onore”,”scusa se non ti va di parlare giro i tacchi e me ne vado”,”proprio tu? Non ti ho mai vista coi tacchi,secondo me saresti spettacolare, anche se mi piaci anche con le solite scarpe da tennis “,”ah,mi hai notato,pensavo ti interessassero solo le ochette in minigonna e con le tette rifatte che frequenti”,”touché ,certo sai come ferire un uomo,bella e indomabile , proprio la donna che sogno “.
Resto perplessa, non solo mi ha notata e conosce il mio nome ma solo il suono della sua voce calda mina le mie difese,come mio solito reagisco attaccando.
“Bravo, bamboccio, continua a sognare,le tue parole non mi incantano,ti saluto “,mi sento prendere per un braccio mi volto e mi bacia,tento di respingerlo ma infondo non è quel che voglio, dischiudo le labbra alla sua lingua.
La lingua percorre ogni anfratto della mia bocca provocando sensazioni nuove mai provate,stiamo limonando in mezzo alla folla e la cosa mi carica ancora di più,sono completamente nelle sue mani,mani forti che mi palpano il seno da sopra il leggero tessuto della t-shirt, ho completamente perso il controllo quando lui si stacca e sorride,quel maledetto sorriso che mi spiazza.
“Bhe',per essere una a cui non interesso ti sentivo partecipe, forse mi sbaglio, ciao “,mi molla e se ne và lasciandomi basita con le gambe tremanti.
Penso,ma chi crede di essere,non sono una delle sciacquette che cadono ai suoi piedi, d'ora in poi se lo vedo cambio strada ma poi mi dico, perché ,non voglio dargli questa soddisfazione.
Neanche dirlo il giorno dopo sono stesa sull asciugamano che prendo il sole quando vengo colpita da uno schizzo di sabbia,mi siedo incazzata pronta a maledire chiunque la fatto.
“ciao musa,ti ho visto così e non ho saputo resistere”,”deficiente tieni le mani al suo posto”,”dici,mi sembrava che ieri la pensavi diversamente “,lo guardo con rabbia ma poi davanti al sorriso ironico mi metto anch'io a ridere divertita:”sei proprio scemo, adesso mi tocca fare il bagno “, sarà un piacere vederti pesciolino,ti osservo spesso nuotare fino a sparire dalla mia vista,un po' musa e un po' sirenetta”.
“Ma smettila”,mi tuffo in acqua e nuoto,dopo un po' mi raggiunge:”Vanessa a parte gli scherzi,ti offendi se ti invito a cena,mi piacerebbe molto passare del tempo con tè”, accelero a lunghe bracciate fino a creare il vuoto tra di noi:”e allora dici di voler starmi vicino e poi sparisci”, è chiaramente in difficoltà, l'acqua non è il suo elemento naturale,con due bracciate mi avvicino.
“niente aragosta,preferisco il pesce azzurro appena pescato”,questa volta sembra sorpreso,mi avvicino e le metto la testa sotto, quando riemerge le tappo la bocca baciandolo , adesso mi riconosco coi ragazzi mi piace prendere l'iniziativa ma temo che con lui sarà dura,nel frattempo scopro che ha altro di duro, continuo a baciarlo e nel frattempo gli faccio una sega.
Quando tocchiamo riva lui è stravolto io sorridente,le posizioni si sono invertite :”tieni questo è il mio indirizzo,adesso torna dal branco io mi prendo un po' di sole,ah mi raccomando alle venti puntuale,non mi piace aspettare “.
Mi sento orgogliosa di me' stessa e eccitata per la serata,quando si avvicina l'ora mi sistemo un po' i lunghi capelli e scelgo un abito a fiori appena sopra il ginocchio e naturalmente le mie converse di un colore appropriato.
Esco di casa e lui puntuale è lì che mi aspetta, andiamo nella mia trattoria preferita,nulla di che ma si mangia divinamente pesce freschissimo e un buon vinello genuino leggermente frizzante.
Devo dire che anche la conversazione non è male,non è solo fisico,si parla un po' di tutto,regge il discorso anche su i miei argomenti preferiti .
Quella sera ci limitiamo a limonare come ragazzini sul lungomare,non voglio accelerare i tempi ,oggi sono stata abbastanza sfacciata certo lui è abituato a donne facili ma con me c'è l'avrà dura.
Iniziamo a frequentarci,a volte è spaccone e altre tenero come burro,non so come inquadrarlo ma ne sono maledettamente attratta.
Parlo di lui con mammà,le sue amiche conoscono tutto di tutti,dopo qualche giorno mi prende da parte :”Vanessa sei maggiorenne e responsabile ma le voci che corrono sul tuo ragazzo non sono delle migliori,ha fama di donnaiolo e spesso le cerca fuori dal suo giro,fai attenzione non vorrei vederti soffrire”, è un giusto avvertimento ma quel ragazzo mi piace,ci frequentiamo fuori dal suo giro un paio di volte a settimana,per tenerlo tranquillo dopo qualche uscita ho cominciato a spompinarlo, arte di cui mi considero maestra,per le prime volte bastava a tenerlo buono ma di volta in volta cercava di alzare l'asticella, finché una maledetta sera ho ceduto alle sue insistenze.
Mi ha portato in un bellissimo attico,diceva di proprietà di un amico che era fuori Italia, più tardi ho scoperto che era il suo scannatoio da dove erano passate innumerevoli ragazze.
Quella sera ho bevuto il liquore buonissimo che ha acuito i miei sensi,mi sentivo languida e quando mi ha fatto il primo cunnilingio non ho capito più niente,in orgasmo mai provato che mi ha lasciata spossata tra le sue braccia.
Non ci è voluto molto a scoprire le sue intenzioni,ero distesa sul letto completamente scosciata e offerta a lui,mi ha dato ancora un po' di leccatine e succhiate al clitoride,ormai ero cotta avrei fatto di tutto per quel ragazzo.
Si è alzato mi ha spostato ai bordi dell'enorme lettone, io lo guardavo languida,mi ha alzato le gambe e le ha appoggiate sulle possenti spalle,il mio scrigno offerto al grosso pene,ho sentito la cappella bagnarsi nei miei umori e poi lentamente farsi strada tra le grandi labbra,un brivido di piacere,ero in estasi ma poi è affondano dentro di me ho sentito qualcosa cedere e un dolore lancinante,ho cercato di fermarlo ma lui era imbufalito,un colpo di reni e la verga ha cozzato il collo dell'utero procurandomi altro dolore.
Piangevo il viso rigato di lacrime,ero come una bambola di pezza nelle sue mani:”calmati piccola vedrai che tra poco toccherai il paradiso”, nonostante l'improvvisa violenza aveva ragione,dopo poco il dolore ha fatto spazio al piacere,godevo come una vacca, una giumenta col suo stallone, naturalmente il porco non ha usato il guanto e presto ho sentito gli schizzi nel ventre.
Mi incitava diceva che ero la sua troia e che saremmo sempre stati insieme,il letto aveva una macchia di sangue a vederlo ho provato paura ma la cosa lo eccitava ulteriormente :”sei mia lo capisci,quando uscirai da qui sarai una vera donna”.
Mi ha preso più volte,la sua dolcezza completamente sparita,dopo un po' ho smesso di godere ero spossata e dolorante:”su troietta adesso finiamo il lavoro”,lo visto frugare nel cassetto e estrarre un flacone,mi ha costretto a inginocchiarmi lo pregavo di smettere che non ne potevo più,poi ho sentito un dito forzare il buchetto intonso,ho spalancato gli occhi dal dolore ma è stato solo l'inizio ho sentito qualcosa di freddo e viscido entrare nel mio sederino,poi le dita sono diventate due ,ho cercato di disarcionare il mio aguzzino ma ho ricevuto due ceffoni,le dita scorrevano nel piccolo pertugio velocemente,sapevo cosa mi aspettava ma non riuscivo a difendermi,dopo poco ho sentito dilatare lo sfintere e la bestia entrare nello stretto budello,il dolore era così forte da farmi svenire,lui senza pietà non smetteva,ha continuato a sodomizzarmi per non so quanto tempo,riuscivo solo a singhiozzare ormai non avevo più lacrime da versare , purtroppo era venuto tre volte,la prima volta nella mia bocca e due nella topa,questo a ritardato l'eiaculazione, è stato un sollievo sentire gli schizzi nell'intestino.
Finita la furia si è calmato,ha cercato perfino di accarezzarmi e convincermi che l'ho voluto io,mi è montata la rabbia improvvisamente sono tornata in me,gli ho rifilato un calcio nei gioielli che l'ha piegato in due,adesso era il suo turno di piangere,le ho rifilato due sberle e uno sputo tra gli occhi,mi sono rivestita e me ne sono andata da quella casa lasciandolo dolorante.
Mi era bastata la lezione? Non abbastanza, dopo qualche giorno ha iniziato a tempestarmi di telefonate,chiedendomi scusa e che non sapeva come aveva potuto comportarsi così,ho resistito settimane poi ho ceduto e gli ho concesso un appuntamento per giustificarsi della violenza.
Un vero incantatore di serpenti,mi ha detto che in quella bottiglia di liquore c'era qualcosa che l'ha ridotto in quello stato,che non si era mai comportato in quel modo e che si sentiva male per il dolore provocato,a fine serata ero io a consolarlo.
Abbiamo fatto sesso,questa volta consenziente,ho goduto come non mai tra le sue braccia è stato gentile e premuroso mi ha fatto sentire amata e coccolata.
Per un mese tutto perfetto ci chiudevamo nell'attico e ne uscivamo stanchi e soddisfatti,poi gli appuntamenti si sono diradati e presto si è reso uccel bi bosco,ero più arrabbiata con me stessa che con lui ero stata avvisata ma non ho voluto dare retta a nessuno.
Sembra solo una brutta avventura come ne possono capitare nella vita,in fondo dopo la violenza di quella sera è stato bello a letto con lui,ma una sorpresa inaspettata ha cambiato la mia vita.
Dopo il secondo mese senza ciclo ho fatto e rifatto il test non c'erano dubbi aspettavo un figlio,non pretendevo nulla da lui avrei potuto denunciarlo da prima, volevo solo dirglielo,sono entrata al sul club,la guardia che ha cercato di fermarmi ha capito presto che non si scherza con certe donne.
Giro dovunque guardandomi attorno poi mi rivolgo al bar chiedendo di lui :”è andato via mezz'ora fa con la sua fidanzata per scegliere i fiori per le nozze”,il morale sotto i piedi il bastardo mi trombava e stava progettando il matrimonio,mi sono sentita una cretina la più stupida tra le donne.
“Ehi,ho visto una tua foto mentre spompinavi Marcello ma allora tu sei Vanessa la regina dei pompini,se vuoi io sono single e ben disposto a scopare una troiona“,non finisce la frase e si accascia colpito negli zebedei,me ne vado furiosa il vigilantes si fa da parte al mio passaggio.
Il figlio è mio e solamente mio volevo solo avvisare non costringerlo a chissà cosa,se mai ci sarà un uomo accanto a me' dovrà prendersi cura di me e della creatura che ho in grembo,non certo un bastardo che si approfitta dell'ingenuità altrui.
Su consiglio dei miei mando una lunga email alla fabbrica all'attenzione del proprietario,dove scrivo quanto successo compresa la violenza ,non so se è stata letta da altri se è così ben gli sta così tutti sapranno di che pasta è fatto il figlio del padrone .
Dopo nemmeno una settimana ho ricevuto una lettera da uno studio legale per porre fine alla questione con allegato un assegno da permettermi di badare al nascituro per qualche anno, acconsento e chiudo per sempre la questione compresa la rinuncia alla patria podestà.
In primavera nasce Primula una bella bimba sana e robusta, la gioia di tutti noi, certo non è stato facile specie i primi anni ma tutto si risolve quando hai uno scopo e il mio è l'amore di Primula.
Non mi sono più impegnata con un uomo, preferivo rimorchiare in discoteca quando ne sento la voglia,da allora non mi sono più concessa anima e corpo,ero io a fare sesso alla ricerca del mio piacere.
Mi accorgo che da un po' di tempo Primula è euforica,anche mamma sa qualcosa in merito,faccio la faccia seria:”tesoro è il mio compleanno,vuoi dirmi che segreto avete voi due”, mamma sorride lei nicchia,non è difficile capire ,a scuola non a problemi può solo essere una questione di cuore :”ehi amica sbottonati,chi è lo conosco?”, attimo di silenzio:”no mamma è qua per le ferie ma è un ragazzo meraviglioso quando siamo insieme il mio cuore accelera i battiti”,”e cosa aspettavi a dirlo a tua madre,lo sai ti sono amica e posso darti consigli come e meglio di nonna”, improvvisamente si apre come un fiume,parla a raffica di quel ragazzo con un entusiasmo che mi intenerisce, dovrei essere la prima a metterla in guardia, dirle che è troppo giovane, e che dopo l'amore subentra la disperazione ma perché frenare il suo entusiasmo, Primula e matura per la sua età forse più di come lo ero io.
È mancanza di tatto ma mi sorge spontaneo :”l'avete già fatto?”,il volto di Primula si rabbuia:”che dici mamma,prima te ne avrei parlato, ho solo chiesto a nonna se era il caso di invitarlo al mio compleanno poi l'avrei chiesto a te”,”ok ok scusa,una madre si preoccupa anche se di tè mi fido ciecamente, comunque se non ti offendi è meglio andare dalla nostra ginecologa per farti consigliare un anticoncezionale,io non entro perché sono cose tue,credimi ogni decisione che prenderai mamma ti starà sempre vicina”.
Mi abbraccia ,mi bacia le guance: ”lo so mamma conosco la nostra storia ma lui è diverso ,se abitasse più vicino non avrei avuto remore a concedermi,ma tra due settimane finisce il mese e non so se ci rivedremo e la cosa mi riempie di tristezza “,il suo viso si riga di lacrime:”Primula sei una brava ragazza e se lui ti merita sicuramente è…”,”mi interrompe:”mamma dammi un consiglio”,”per quanto posso”, sono più emozionata di lei :”amore mio se quando sei con lui il tuo corpo freme e la mente si perde,puoi concederle altre forme di sesso, l'astinenza non serve, è meglio sapere se provate chimica reciproca”, Primula è sbalordita mi guarda come fossi un aliena:”ma mamma,sono imbranata e mi sembra che anche lui non ha esperienza cosa potrei fare”,”figlia mia ,segui il tuo cuore e troverai il sistema e tutto verrà naturale, in quanto a me sono felice se lo porti alla tua festa,se l'hai scelto è veramente in gamba, ma adesso brindiamo sono io la festeggiata”.
Alla festa ho conosciuto Lorenzo e ne sono rimasta affascinata, un ragazzino serio con la testa sulle spalle,non una parola sconveniente, nemmeno l'ombra di maleducazione, si guardavano e trasmettevano amore.
Peccato se era del posto chissà, non sarebbe stato male averlo un giorno come genero, purtroppo come prevedibile, ogni giorno che si avvicinava alla partenza e Primula era sempre più triste.
Un mattino entra in biblioteca mi corre in contro e mi abbraccia:”mamma mamma si ferma un altro mese, suo padre ha deciso di passare qua con il figlio mese di settembre e forse prenderanno una casa in affitto tutto l'anno.
Il suo entusiasmo è contagioso gioisco e piango con lei,poi asciugo le mie e le sue lacrime:”dai adesso corri da lui e dille che lo rivedo volentieri.



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